CLASSE TERZA AFM - SECONDO QUADRIMESTRE - DIRITTO - VERSIONE ORDINARIA

L'impresa

L’imprenditore in generale

Definizione di imprenditore e di impresa

L’imprenditore è colui che esercita professionalmente una attività economica organizzata per produrre o scambiare di beni o servizi[1].

Professionalmente significa abitualmente. È professionale l’acquisto di case per rivenderle; non è professionale l’acquisto di una casa per abitarci.

Attività economica significa produzione o scambio di beni e servizi da vendere; beni sono le cose, come le auto; servizi sono le attività, come la riparazione di un’auto. Non è attività economica la produzione di beni per se stessi, come nel caso di chi ha un piccolo orto, lo coltiva e ne consuma i frutti, senza, quindi, venderli.

Attività organizzata significa che l’imprenditore esercita l’attività di produzione o scambio di beni o servizi, coordinando persone e mezzi, cioè, facendosi aiutare da altri e utilizzando dei mezzi, come, ad esempio, un forno per cuocere le pizze, o un camion per il trasporto di merci.

L’impresa è, quindi, l’attività economica organizzata dall’imprenditore al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi.

Le ragioni per le quali la disciplina dell’imprenditore e, in particolare, come vedremo, del grande imprenditore commerciale, è diversa da quella riguardante i comuni cittadini dipende essenzialmente dalla necessità di garantire:

-       il corretto adempimento degli obblighi fiscali, data l’entità delle somme in gioco, che può essere piuttosto alta;

-       la sicurezza dei lavoratori, che possono essere anche molto numerosi;

-       la posizione dei creditori, che, come i lavoratori, possono anch’essi essere piuttosto numerosi, con la conseguenza che l’eventuale insuccesso dell’impresa danneggi una parte rilevante della collettività.

 

Distinzione

Le imprese si distinguono in:

-       individuali e collettive;

-       commerciali ed agricole;

-       piccole e grandi

 

Impresa individuale e collettiva o società (distinzione in base al numero di persone che la esercitano)

L’impresa individuale è esercitata da una sola persona.

L’impresa collettiva è esercitata da più persone, che, insieme, costituiscono una società.

Qual è la differenza tra imprese commerciali ed agricole?

Le imprese commerciali sono, per esempio, quelle di produzione di beni e servizi o di scambio di beni e servizi, mentre le imprese agricole sono quelle dirette, per esempio, alla coltivazione della terra o all’allevamento di animali. 

Qual è la differenza tra imprese piccole e grandi?

Le piccole imprese sono gestite con il lavoro prevalente dell’imprenditore e dei suoi familiari, mentre nelle grandi imprese il lavoro dei dipendenti o il capitale impiegato sono prevalenti rispetto all’attività personale dell’imprenditore e dei suoi familiari.

La società

Definizione

La società è un contratto, cioè un accordo, con il quale due o più persone mettono beni, come i soldi, o servizi, come la propria attività lavorativa, per esercitare insieme un’attività economica e dividersi i guadagni[2].

Occorre aggiungere che, in alcuni casi, è possibile che una società sia formata da una sola persona.

 

Distinzione: società di persone e società di capitali (definizione di ciascuna di tali società; responsabilità per i debiti sociali)

Le società si distinguono in società di persone e società di capitali.

Le società di persone sono le società in nome collettivo (s.n.c.) e le società in accomandita semplice (s.a.s.).

Le società di capitali sono le società per azioni (s.p.a.), le società a responsabilità limitata (s.r.l.) e le società in accomandita per azioni (s.a.p.a.).

Le società di persone pagano i loro debiti che con i soldi che hanno in cassa e, se non bastano, anche con i soldi dei soci.

Le società di capitali pagano i loro debiti solo con i soldi che hanno in cassa.

Nelle società in accomandita, però, sia semplici che per azioni, bisogna distinguere i soci accomandatari dai soci accomandanti: i primi comandano, ma se i soldi della società non bastano a pagare i debiti, devono metterci denaro proprio; i soci accomandanti, invece, non comandano, ma se il denaro della società non basta a pagare i debiti, loro non devono metterci soldi propri.

 

L’imprenditore commerciale

Definizione ed esempi di attività commerciali

L’imprenditore commerciale è colui che esercita un’attività commerciale, come, per esempio, la produzione di beni e servizi.

Le attività commerciali sono elencate nell’art. 2195 c.c.[3] e sono le seguenti:

-       attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi (esempio: fabbricare  automobili);

-       attività intermediaria nella circolazione dei beni (esempio: acquistare auto per rivenderle);

-       attività di trasporto per terra, per acqua o per aria (esempio: trasportare persone da un luogo ad un altro);

-       attività bancaria (esempio: prestare denaro per ricevere in cambio, dopo un certo tempo, il denaro prestato, detto capitale, più altro denaro, detto interesse);

-       attività assicurativa (esempio: pagare il danno subito da una persona in cambio del pagamento di una certa somma, detta premio, prima che si verifichi il danno);

-       altre attività ausiliarie delle precedenti (esempio: mettere in relazione un imprenditore con i clienti, attività, questa, tipica del cosiddetto agente di commercio).

 

Disciplina dell’imprenditore commerciale

L’imprenditore commerciale:

-       deve essere iscritto nel registro delle imprese;

-       deve tenere le scritture contabili;

-       è soggetto alla liquidazione giudiziale (prima chiamata “fallimento”).

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